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Biliana K Voden Aboutaam

Time Remapping

19 ottobre  2015 – 15 dicembre 2015

«Da quando le tecnologie hanno invaso il quotidiano aprendo possibilità sbalorditive e si sono diffuse le stampanti che producono oggetti in tre dimensioni, intraprendere un percorso artistico attraverso queste complessità e proseguire sulla scia dell’innovazione è una sfida continua. E’ questo a spingere Biliana K. Voden Aboutaam, lanciata con passione nelle sue ricerche, ad esplorare il mondo, i luoghi e le civiltà, dal passato al presente, grazie alle tecnologie più avanzate del nostro tempo. Questi punti di riferimento nel reale – passato o presente – sono necessari all’artista per creare delle opere paradossali e inedite. Elabora così un nuovo insieme in rapporto al periodo classico e rinascimentale che si inserisce nel tema più ampio del «Time Remapping», una sorta di «nuova rilettura o cartografia del tempo».

Combinando scienza, materiale digitale molto complesso – fuori dal tempo e dallo spazio –scultura e classicismo, l’artista si è concentrata su figure emblematiche della mitologia e della classicità. Tra queste troviamo Ercole, Afrodite Kallipygos, il Laocoonte e Medusa; Sofocle, autore di tragedie greche, gli eroi dell’antichità, primi fra tutti gli imperatori romani Augusto e Marco Aurelio, opere eccelse quali l’Apollo del Belvedere, un torso di Afrodite e tante altre ancora. La loro caratteristica comune? Che siano opere d’arte o eroi antichi, ciascuno rappresenta l’eccellenza nel proprio campo: il potere intellettuale o fisico, la bellezza, la seduzione e perfino il terrore. Dal canto suo, con fiducia e convinzione, Biliana propone degli «eroi» di una bellezza e di un potere fisico o intellettuale insoliti, perché rispondenti a una nuova forma di materialità. (…..)

Questo desiderio di tessere legami con l’Antichità, il Rinascimento e l’Umanesimo, unito a un senso della perfezione e alla volontà di perseguire obiettivi utopistici, caratterizzano il lavoro dell’artista bulgaro‐ginevrina. I suoi modelli, da Leonardo da Vinci ad Albrecht Dürer, hanno tracciato in questo senso le vie che hanno interessato l’artista per la realizzazione delle opere della serie «Renaissance».

Il metodo di Biliana, sebbene puramente tecnologico, con un database come punto di partenza, – sotto forma di una trama titanica di elementi matematici e geometrici di densità variabile – crea infine un nuovo oggetto, con una nuova forma. Per illustrare più concretamente questo concetto, secondo l’esempio di Marcel Duchamp: un metro, sotto forma di serpentina, misura sempre un metro. La scultura di Biliana rientra in questo ordine di idee e si riassume in questa affermazione.

Nella cornice del «Time Remapping» immaginato dall’artista, che spazia dall’Uomo, al ritratto, al pensiero umanistico, Biliana K. Voden Aboutaam si è lanciata appassionatamente sulle tracce dei grandi maestri sopracitati. Ma a differenza di questi, Biliana lavora con una materia che non esiste nel tempo e nello spazio e che permette, al momento della fusione dei diversi strati digitali, «di vedere l’interno», un aspetto del tutto inedito ed esclusivo del lavoro di Biliana. Questa nuova forma di materialità, che corrisponde a leggi sconosciute, permetterà forse, come sperava Albrecht Dürer per la pittura, di creare una nuova «Età dell’oro» della scultura.»

Dr. Danielle Junod – Sugnaux
Tratto da: “Time Remapping, Chapitre Classique, Chapitre Renaissance”, Artist Book 2015

«..non ha una linea, né una forma, né una prospettiva, né una spalla, né un naso; vi è l’informazione di una spalla o di un naso, descritta tramite una massa volumetrica sconosciuta. Il soggetto è costituito da una nuova materia attraverso una sequenza di masse volumetriche accumulate e poi fuse. Il soggetto diviene una massa volumetrica che si descrive da sé, perché contiene tutte le informazioni per esistere. Come un buco nero che si descrive per il suo contenuto (sconosciuto) e non per la sua apparenza. La forma classica è ridotta a pura matrice numerica e costruita entro masse volumetriche fuse su loro stesse per addensare la sua immaterialità ed essere poi scolpite in un supporto tangibile (la plastica nera) per apparire in un formato assurdo e indescrivibile.»

Biliana K.Voden Aboutaam 2015

Biografia

Artista ginevrina di origini bulgare, Biliana K. Voden Aboutaam, diplomata in scenografia e storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano (1999), vive e lavora a Ginevra dal 2000. Nel 2002 espone l’installazione e performance intitolata “Effervescent Paintings” alla White Box Gallery di New York. Nel 2002 partecipa alla Biennale di Sculture e Installazioni, OPEN2002, “Imaginaire Féminin”, al Lido di Venezia, sotto la direzione di Pierre Restany.

La sua collaborazione con la gallerista e storica dell’arte Danielle Junod‐Sugnaux ha dato luogo dal 2004 a varie esposizioni personali chiave e alla pubblicazione di diversi cataloghi e libri d’artista.

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