Antonio Riello
Lavori Romani
5 ottobre – 1 dicembre 2005
INAUGURAZIONE MERCOLEDÍ 5 OTTOBRE 2005 ORE 18:30
fino al 1 Dicembre 2005
L’artista presenta nella capitale alcuni suoi nuovi lavori appositamente realizzati per questa mostra. Sono modelli in scala, di grandi dimensioni di aerei e navi da guerra minuziosamente decorati e dipinti. Caccia da combattimento che potrebbero appartenere ad una ipotetica Vatican Air Force o sottomarini di una ipotetica Legione Romana Sottomarina con tanto di SPQR e fregi imperiali.
Un meccanismo artistico che celebra l’abilità ed il virtuosismo decorativo non come un fine ma piuttosto all’interno di un contesto concettuale molto rigoroso. L’artista rappresenta sì dunque una suggestiva ed avvincente ipotesi di “fanta-storia”, ma muovendosi però sempre all’interno dei parametri molto precisi dell’arte contemporanea. Ne risulta un mix dove elementi “alti”della cultura si confondono con il Kitsch e dove gli elementi dell’ “Antica Roma”, cari alla retorica del fascismo, vengono rivisitati con caustica e paradossale ironia e dove infine il rapporto tra etica ed estetica si mostra in tutta la sua ambiguità.
L’artista, a cui piace avere sempre “un pezzo di Storia in tasca”, esporrà in novembre a Istambul e a Wiesbaden, poi a Copenaghen ed infine all’inizio del 2006 al Museo di Arte Contemporanea “Ormeau Baths” di Belfast. Attualmente alcune sue opere sono visibili in Italia anche a Milano alla mostra “La Scultura del XX Secolo” con la quale si è aperta l’attività della Fondazione Arnaldo Pomodoro.
fino al 1 Dicembre 2005
L’artista presenta nella capitale alcuni suoi nuovi lavori appositamente realizzati per questa mostra. Sono modelli in scala, di grandi dimensioni di aerei e navi da guerra minuziosamente decorati e dipinti. Caccia da combattimento che potrebbero appartenere ad una ipotetica Vatican Air Force o sottomarini di una ipotetica Legione Romana Sottomarina con tanto di SPQR e fregi imperiali.
Un meccanismo artistico che celebra l’abilità ed il virtuosismo decorativo non come un fine ma piuttosto all’interno di un contesto concettuale molto rigoroso. L’artista rappresenta sì dunque una suggestiva ed avvincente ipotesi di “fanta-storia”, ma muovendosi però sempre all’interno dei parametri molto precisi dell’arte contemporanea. Ne risulta un mix dove elementi “alti”della cultura si confondono con il Kitsch e dove gli elementi dell’ “Antica Roma”, cari alla retorica del fascismo, vengono rivisitati con caustica e paradossale ironia e dove infine il rapporto tra etica ed estetica si mostra in tutta la sua ambiguità.
L’artista, a cui piace avere sempre “un pezzo di Storia in tasca”, esporrà in novembre a Istambul e a Wiesbaden, poi a Copenaghen ed infine all’inizio del 2006 al Museo di Arte Contemporanea “Ormeau Baths” di Belfast. Attualmente alcune sue opere sono visibili in Italia anche a Milano alla mostra “La Scultura del XX Secolo” con la quale si è aperta l’attività della Fondazione Arnaldo Pomodoro.